Una nottata con Francesca

E' in piedi vicino al letto e io la ammiro estasiato.

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Si sistema il suo cazzo, mette le sue tette dentro il suo reggiseno, tette che sottolineavano il suo essere donna. Questo il ricordo dell’avventura con Francesca il mio primo trans. Fino a quel momento avevo conosciuto i transessuali solo grazie a qualche lettura nei racconti erotici, ma mai avrei potuto immaginare la soddisfazione che avevo provato quella notte in quella camera, una soddisfazione impossibile da carpire nei racconti trans.

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Tutto era nato per caso in una "chat porno", li conobbi Francesca, qualche veloce battuta e immediatamente gli chiesi se quella notte avesse "come riscaldare il letto".

Lei stette qualche secondo a rispondere, e mentre io già attendevo un rifiuto vidi poche parole "stasera sono libera, ma non sono una donna, sono un Trans, vuoi ancora?". Stetti qualche secondo come inebito a guardare le parole che erano apparse, dovevo decidere e dovevo farlo velocemente, non avevo mai provato e ero curioso.

Il mio "si" fu titubante ma convinto, e mi portò a un godimento pazzesco. Decidemmo subito dove vederci era un "hotel riservato" vicino casa mia. Eravamo d’accordo che saremmo entrati assieme, e quando la vidi scendere non stavo più nella pelle. Era una "figa pazzesca". La faccia gentile che nulla aveva di maschile, i capelli lunghi, la bocca perfetta, un culo da sballo e due tette da impazzire. Guardandola non potevo capacitarmi che tra le gambe avesse un cazzo.

Salimmo velocemente in camera, e li senza una parola mi fece inginocchiare, e mi mise dinanzi agli occhi un cazzo non tanto grande, ma ben fatto.

Poche parole tra noi, era il mio "battesimo da troia". Non avevo mai pompato un bigolo e cercai di farlo al meglio, mi basavo su quello che negli anni avevano fatto a me, iniziai a slinguare l’asta, all’inizio provai un po’ di ritrosia, ma sentirlo vibrare e guardarlo crescere in lunghezza e turgidezza mi fece piacere.

Lei doveva essere abituata all’incredulità dei suoi "compagni di gioco", e mentre la leccavo si spogliò. Gettai lo sguardo verso il seno, non mi ero sbagliato le sue tette erano stupende.

Era lei, o lui, a tenere in mano le "redini del gioco", quando fu soddisfatta della mia lingua, forzo con l’asta la mia bocca, non potevo credere a me stesso stavo "pompando" un cazzo, e soprattutto provavo piacere a farlo.

Mi volle ricompensare, mi disse si alzarmi e fu lei ad inginocchiarsi tra le mie gambe. Era molto più brava di me, e vedere la sua bocca carnosa andare su e giù sul mio cazzo mi fece quasi sborrare. Non erano però queste le sue intenzioni, voleva scoparmi e lo... volevo anch’io.

Mi spoglio e mi prese li in piedi, solo un po’ di saliva a rendere più dolce la mia sverginatura. Fu bellissimo, lo sentii entrare centimetro dopo centimetro, una lentezza esasperante che non faceva altro eccitarmi ancor di più. Qualche ora prima cercavo una "donna da scopare", e adesso ero io ad offrire il culo a quella che era una "donna con un cazzo magnifico".

Mi trombò lungamente. E'resistente, alternava stantuffate veloci a va e vieni più delicati, mi portava al "godimento anale" e si fermava per qualche secondo per farmi rifiatare. Vederla nello specchio della camera mentre si occupava del mio culo, guardare le sue tette che ad ogni spinta ballonzolavano mi faceva quasi impazzire.

Non so quanto durò, so solo che alla fine uscì velocemente dal mio corpo e mi presento il cazzo dinanzi alla bocca. Sentivo il mio odore sull’asta ma non me ne preoccupai, apri la bocca e assaporai la sua sborra. Fu come una scossa elettrica che mi portò all’orgasmo. Un orgasmo che guardandola andare via, sogno già di riavere al più presto possibile.

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